Oltre un miliardo di animali potrebbero essere stati uccisi direttamente o indirettamente dagli incendi in Australia”: l’allarme è stato lanciato dal Wwf in una nota. Il numero, si precisa, è una stima calcolata “utilizzando un metodo che valuta l’impatto del disboscamento sulla fauna”. Una perdita enorme in termini di biodiversità: da settembre a oggi sono andati in fumo 8,4 milioni di ettari in tutta l’Australia, sempre secondo le stime del Wwf, “una superficie equivalente all’intera Austria”. Nel fuoco sono morte 25 persone e – riferisce la Bbc – sono bruciate almeno 2mila case. Il fumo degli incendi è ben visibile fino in America Latina: una nube ha coperto il cielo in Cile e Argentina.
Le cifre di cui parla il Wwf sono state estrapolate dagli studi del professor Chris Dickman dell’Università di Sydney. Le perdite più ingenti sono tra i koala, i canguri, i wallaby (un’altra varietà di marsupiali) e tra gli uccelli come i cacatua. “Un bilancio che può essere descritto con una sola parola: apocalisse” ha commentato Dermot O’Gorman, capo del Wwf australiano. O’Gorman ha espresso un pensiero di cordoglio per la comunità, in particolare per chi ha perso una persona cara negli incendi. A questo, scrive, si aggiunge il dolore per la devastazione della fauna e dei tanti luoghi incontaminati del Paese. “Molte aree forestali – afferma il Wwf – impiegheranno decenni per riprendersi e alcune specie potrebbero essere sull’orlo dell’estinzione. Fino a quando i roghi non si placheranno, l’entità dei danni reali rimarrà ancora incerta”. L’associazione ambientalista ha dichiarato che contribuirà a ripristinare gli habitat naturali attraverso un progetto di rimboschimento che mira a piantare due miliardi di alberi entro il 2030.