Gli orsi polari faticano a cacciare a causa dello scioglimento dei ghiacci e si avvicinano ai villaggi attirati dalla spazzatura: è un problema non solo per noi, ma anche per loro.
Nel corso dei millenni, gli orsi polari hanno sviluppato la capacità di cacciare in un ambiente ostile come l’Artico, catturando le foche che si affacciano nell’acqua tra una piattaforma di ghiaccio e l’altra per respirare. Dal 1979, però, il ghiaccio artico si è ridotto del 13% ogni dieci anni, con conseguenze devastanti per le abitudini di questi animali, che negli ultimi anni hanno invaso più volte i villaggi costieri della Russia in cerca di cibo, attratti dall’odore della spazzatura. Questa abitudine è pericolosa non solo per gli abitanti, che vengono spesso attaccati dagli animali, ma anche e soprattutto per gli orsi, che muoiono dopo aver ingerito cibo e sostanze non commestibili.

CHE ODORINO!
Gli orsi hanno un olfatto molto sviluppato, che permette loro di sentire l’odore di cibo da molto lontano: tra gli aromi da cui sono attratti, però, ci sono anche quelli della selvaggina appesa fuori dalle case, dei bidoni della spazzatura aperti, dei grill dei barbecue e del mangime per uccelli. «Quando un orso polare scopre una fonte di cibo, non se ne dimentica più», spiega Thomas Scott Smith, esperto di orsi polari, in un articolo pubblicato su The Conversation.
PASTI FATALI
Le conseguenze sono fatali, perché spesso il cibo da cui questi animali sono attratti è tossico – come le sostanze antigelo – o addirittura non commestibile: frequentemente gli orsi ingeriscono pezzi di legno, plastica e metallo, che ne danneggiano lo stomaco e causano una morte lenta e dolorosa.
Secondo Smith le soluzioni esistono, ma sono tutte piuttosto costose e per questo non vengono prese in considerazione: ciò che propone l’esperto, però, non aiuterebbe a risolvere il problema alla radice, ma solo a evitare che gli orsi si nutrano di spazzatura (creando più inceneritori e smaltendo l’immondizia in modo corretto) o si avvicinino ai villaggi (predisponendo delle recinzioni elettriche). Si tratta tuttavia di soluzioni che servono ad arginare il problema, ma non a risolverlo: nei prossimi anni, di questo passo, ci sarà sempre meno ghiaccio, e le recinzioni elettriche non potranno contenere tutti gli esemplari che, affamati, invaderanno i villaggi più vicini.

Da: “Focus.it”
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