Paola Biocca, è scomparsa il 12 novembre 1999 durante una missione umanitaria in Kosovo come portavoce del World Food Programme.
Paola, una donna determinata, coraggiosa, non che una giornalista e scrittrice nasce il 5 febbraio 1956 a Cagliari. Dopo aver terminato gli studi, nel 1991 viene nominata responsabile della campagna Disarmo di Greenpeace Italia, dando così inizio a un’intensa attività organizzativa. Durante il lavoro Paola viaggia, scrive un piccolo romanzo Giallo mar Nero che viene pubblicato, dopo la sua scomparsa , dagli amici. Inoltre scrive un’altro romanzo Buio a Gerusalemme ove nel 1998 vince il premio Italo Calvino. Nello stesso anno Paola diventa portavoce del World Food Programme, agenzia delle Nazione Unite che si occupa della distribuzione di cibo nelle zone di guerra. Il 12 Novembre 1999 Paola si imbarca insieme a una gruppo di operatori di agenzie umanitarie e volontari, decollando dall’aereoporto di Ciampino alle 9.11, diretti in Palestina. Dopo due ore sono pronti per l’atterraggio ma vengono messi in attesa per traffico aereo, venendo così dimenticati dai controlli per qualche minuto. C’è una fitta nebbia e l’aereo vola troppo basso per la zona montuosa dove si trovano, il GPS non funziona e nessuno si accorge di nulla. L’ultimo contatto con il controllo aereo avviene alle 11.15. Dopo pochi minuti a 1380 metri avviene lo schianto. Non ci sono superstiti.
Sono state numerose le iniziative per ricordare Paola, come numerosa è la sua memoria, una ricercatrice, una donna intrepida e coraggiosa.
L’archivio di Disarmo insieme a Medici, Movimondo, Greenpeace, World Food Programme e altre associazioni umanitarie, ha istituito due borse studio annuali sui temi della pace, del disarmo e della cooperazione internazionale. Il comune di Pisa ha dato vita a un premio Donne per la Soledarietà. Il comune di Roma ha dato il suo nome a una scuola.
Ammiro immensamente le donne come Paola, ci hanno insegnato a difendere ciò che non abbiamo davanti, hanno forgiato in noi la conoscenza del valore di un singolo essere umano, con un cuore tenace, una determinazione senza frontiere ma soprattutto ci hanno donato il coraggio della possibilità di scelta, la scelta di difendere chi non ha nulla.